La chiesa pievana, dedicata a Santa Maria Assunta è menzionata per la prima volta nel 1242; fu ricostruita in stile gotico nel corso del XVI secolo dal maestro comacino Alessio da Frisone incaricato direttamente da Bernardo Clesio. Entrando nella chiesa si può notare l’abside leggermente spostato ad Est per imitare il corpo di Gesù reclinato sulla croce. A destra dell’altare maggiore, murata nella parete del presbiterio, è posta la lapide tombale della famiglia Thun scolpita attorno al 1549. Nell’unica cappella laterale della chiesa vi è uno dei quattro altari. Marmoreo, di stile barocco costruito nel 1732 per volontà della Contessa Maria Elisabetta Thun. In marmi policromi, è ornato da una statua lignea di Battista Moroder raffigurante la Madonna Immacolata (XX secolo). L’altare maggiore in marmi policromi, venne eretto nel 1742 per volontà del principe vescovo Domenico Thun. Le colonne lineari assieme alle altre decorazioni danno monumentalità all’altare, e fanno da cornice alla statua lignea posta in una nicchia rappresentante la Madonna Assunta attribuita allo scultore e maestro Giorgio Artzt, ed è datata 1509. Di notevole importanza è il ciclo guardesco custodito nella sagrestia. Fu a partire dal 1905 quando queste tele vennero esposte ad una mostra d’arte sacra a Trento, che divennero oggetto di dibattito critico. Il problema nacque dalla difficoltà di ricondurre tali opere ad uno o all’altro dei fratelli Guardi, in quanto il loro stile in parte si assomiglia. Le tre lunette raffigurano la Comunione sacrilega di Udone vescovo di Magdeburgo, la Lavanda dei piedi e la Visione di San Francesco, mentre i due “spicchi” rappresentano fiori e sono posti ad adornamento della finestra. Si crede che solo gli spicchi floreali vennero eseguiti in loco per via della particolare forma della tela che incornicia esattamente la finestra. Per le altre lunette la tesi più accreditata è che queste siano state richieste ai Guardi prima della loro partenza da Venezia e collocate poi nell’attuale sede nel 1738.
In questa chiesa troverai il timbro da apporre sulla tua credenziale del pellegrino.