C’è un luogo nelle Dolomiti di Brenta che ricorda le vaste distese tibetane. Un altopiano immenso a quasi 2000 metri di quota che in pochi conoscono. Si chiama Pian della Nana: per geologi, paleontologi e botanici rappresenta una palestra di osservazione unica nel suo genere. Per i semplici amanti della montagna il Pian della Nana è un verde anfiteatro bordato da dolomia e curiose fasce di roccia rossa dove lasciar correre libero lo sguardo.
Forse proprio la lontananza dalle folle ha fatto sì che migliaia di marmotte colonizzassero il grandioso e solitario Pian della Nana scavando chilometri e chilometri di tunnel sotto il soffice manto erboso. Appena si compiono i primi passi per addentrarsi nella vallata nei pressi di Malga Tassulla si viene accolti da una serie di fischi improvvisi: sono le marmotte “sentinella”. La prima marmotta cioè che fiuta un pericolo dà l’allarme alzandosi ritta sulle zampe posteriori ed emettendo un fischio acuto. Il risultato è che in pochi secondi il gruppo si rifugia nella tana. Aguzzando la vista è facilissimo avvistare ammassi pelosi che in maniera buffa ed impacciata corrono alla loro tana per cercare riparo.
Indicativamente da maggio, quando la neve è ormai sciolta, le marmotte tornano a fare capolino tra le praterie in fiore. In piena estate poi è facile vedere i cuccioli a volte impacciati e indisciplinati che non sempre badano ai segnali delle marmotte sentinella!
Rinaldo è il gestore storico del Rifugio Peller, a pochi passi dal Pian della Nana. Conosce ogni angolo di questa parte meno glamour delle Dolomiti di Brenta e volentieri si intrattiene con i propri ospiti arricchendo il loro soggiorno con curiosi aneddoti e segreti culinari d’alta quota. Noi conosciamo bene Rinaldo, pensate che i locals sovente affrontano in jeep i 15 km di sterrata e 1500 m di dislivello solo per andarci a cena!
Vi abbiamo lanciato l’idea per un soggiorno originale e fuori dagli schemi.. Sia mai che ci scappi pure un selfie con la marmotta!