Grazie al contributo del Consorzio Bim dell'Adige gli archeologi di Arch-Team hanno potuto portare a termine un importante studio sulla foresta sommersa del Lago di Tovel ed elaborare un video immersivo a 360° e una preziosa App che ti permette di esplorare assieme a loro il fondale di questo lago spettacolare e conoscere ogni singola pianta che compone questa misteriosa foresta subacquea.
Scoperta negli anni ’80, quando vennero effettuate le prime immersioni, la “foresta” è stata studiata in questi anni grazie ad un team di archeologi, sommozzatori, professori e ricercatori.
Il lavoro portato avanti ha permesso di analizzare gli alberi e mappare questa affascinante foresta sommersa, in parte ancora inesplorata.
Attraverso il riconoscimento degli anelli di accrescimento degli esemplari studiati, gli archeologi sono riusciti a identificare con altissima precisione le date di nascita e di morte delle piante campionate.
Ma cos’altro hanno scoperto i ricercatori?
Oltre a raccontarci l’età degli alberi che compongono la foresta e che sono ancora ancorati al fondale, le analisi hanno rivelato che essi sono stati sommersi nel 1597, probabilmente a causa di un cataclisma che ha determinato l’innalzamento del livello del lago di una ventina di metri.
Una scoperta incredibile! Questa potrebbe davvero essere la data della nascita del Lago di Tovel che oggi tutti conosciamo: prima di allora il lago era probabilmente poco più di una piccola pozza d’acqua. Ora nel punto più profondo misura più di 40 metri!
Arrivare a quegli alberi non è stata un’impresa facile. Il Lago di Tovel, infatti, è un lago alpino e per scendere nelle sue acque le procedure da seguire non sono quelle di un'immersione standard, considerata l’altitudine e il freddo.
Nel fondale la temperatura è sempre tra i 3 e i 4 gradi e solo nei primi 2, 3 metri riesce a scaldarsi davvero.
Gli archeologi e i sub hanno dovuto fare i conti anche con una scarsissima visibilità per via del limo glaciale. Per questo immergersi nel lago è consentito soltanto per ragioni scientifiche ed è vietato avventurarsi nell’acqua, ma fortunatamente, grazie al lavoro degli archeologi, possiamo mostrarti le immagini spettacolari delle loro immersioni alla ricerca della foresta sommersa.
Progetto in collaborazione con