Fino a qualche tempo fa si credeva che all’origine dell'arrossamento delle acque del Lago di Tovel vi fosse la presenza di un’alga, il Glenodinium sanguineum.
Quest'alga, che contiene nel plasma sostanze oleose colorate da pigmenti carotenoidi, avrebbe fatto apparire nel periodo estivo, quando risaliva in superficie, le acque del lago di color rosso. Dal 1964 il fenomeno non si è più verificato, probabilmente a causa della minor presenza di vacche in alpeggio; infatti erano le deiezioni di queste ultime ad apportare sostanze nutrienti con le quali le alghe si nutrivano.
Recentemente l'Istituto Agrario di S. Michele all'Adige ha tuttavia scoperto che l'arrossamento del Lago di Tovel non deve essere imputato al Glenodinium, ma ad altre tre specie di alghe: La Tovellia sanguinea (specie "rossa", presente oggi in minima quantità, data la scarsità di nutrienti), la Baldinia anauniensis (specie "verde" presente oggi in massicce quantità, da cui deriva il tipico colore odierno del lago) e una terza alga la cui identità è attualmente in fase di ricerca.