L'Eremo di Santa Giustina occupa una grotta naturale sulla parete est dell'omonimo canyon. Il colpo d’occhio è davvero suggestivo: gli antichi muri in pietra dell’edificio oramai diroccato infatti si confondono con le pareti rocciose del vertiginoso strapiombo sovrastante. L’origine del rifugio dovrebbe essere molto antica, sebbene non esistano notizie certe della sua esistenza prima del XVI secolo. Tuttavia, se si vuole dar credito alla leggenda, il luogo sarebbe stato abitato sin dal X secolo da tale frà Secondo da Trento. Meta secolare di pellegrinaggi individuali e processioni, l’eremo venne abbandonato nel corso del XVIII secolo fino a cadere in rovina.
Una bella passeggiata scende all'eremo da Tassullo e risale poi l'altro versante fino a raggiungere la diga di Santa Giustina per ricongiungersi poi a Tassullo.
La forra di Santa Giustina è anche Riserva Naturale del Trentino, un'oasi protetta cioè che salvaguardia la ricchezza floristico-vegetazionale e faunistica di questo particolare ambiente. Divenuti al giorno d’oggi assai rari a causa delle forti alterazioni del territorio dovute all’azione dell’uomo, la conservazione di questi ambienti assume grande importanza ai fini del mantenimento della variabilità genetica del patrimonio naturale.
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