La prima menzione della Parrocchiale di San Martino risale già al 1188. Nel corso dei secoli subì svariati interventi di ampliamento e nel 1858 si rese necessaria l’edificazione di una chiesa più consona alle esigenze della popolazione.
Il campanile è frutto di una stratificazione di interventi costruttivi: iniziato nel XV secolo venne portato a termine nel 1774, con l’aggiunta del cipollone sommitale. L’interno è decorato con affreschi realizzati nel 1938 da Matteo Tevini. L’altare maggiore in marmi policromi (XIX secolo), presenta una pala dipinta con San Martino, realizzata da Antonio Mayer. Nell’abside sono poste cinque statue monumentali (Cristo Risorto, San Floriano, San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo e San Martino) dipinte ad imitazione del marmo, che risultano provenire dall’antico altare maggiore, andato distrutto nel corso del XIX secolo. 1853-54 e che rappresentano Cristo Risorto, San Floriano, San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo e San Martino. Su una delle pareti della navata si conservano due tavole cinquecentesche raffiguranti Cristo crocifisso con San Giacomo maggiore, Giovanni Battista e la Madonna del Rosario con Santi. I due altari laterali (XIX secolo) conservano integramente le statue originali di San Giuseppe e la Madonna Immacolata. Le quattordici stazioni della Via Crucis, dipinte ad olio, risalgono alla prima metà del XVIII secolo e sono opera di Mattia Lampi.
In questa chiesa troverai il timbro da apporre sulla tua credenziale del pellegrino. Chiesa sempre aperta.