I castelli sono sempre teatro di leggende, più o meno allegre. Il castello di Nanno non fa eccezione e c’è una leggenda che, come spesso accade, parla di un amore sventurato.
Si racconta che, molti secoli fa, abitasse a Castel Nanno una contessina di nome Laura. Una ragazza affabile, gentile e molto amata dal popolo. Alla contessina piaceva camminare nei boschi attorno al castello dove spesso si avventurava sola e senza paura; il suo era uno spirito curioso che amava la natura e la sua armonia.
Fu proprio in mezzo alla natura che un giorno sentì una musica che le sembrò straordinaria. Erano le note suonate da un menestrello intento a cantare versi d’amore. L’incontro fra i due fu fatale e in un attimo si innamorarono.
Laura, entusiasta di questo amore, corse a raccontarlo al padre, il conte di Nanno, che però reagì furiosamente e decise che non avrebbe mai lasciato sua figlia, la contessina, nelle mani di un menestrello!
Così il conte fece arrestare il povero menestrello e lo fece rinchiudere nelle prigioni del castello.
La reazione della contessina Laura fu da vera innamorata delle favole: scese nelle segrete del castello e sfilò le chiavi della prigione dalla tasca della guardia che si era addormentata. Aprì la porta della cella e fece uscire di nascosto il suo innamorato.
La contessina aveva anche escogitato un piano: il menestrello sarebbe scappato a Verona e lì lei lo avrebbe raggiunto, per vivere finalmente felici il loro amore.
Così nella notte, fuori dal castello, per salutarsi si diedero un lungo bacio pieno d'amore. Loro non lo sapevano, ma quel bacio sarebbe stato l’ultimo.
Il piano dei due giovani infatti, fu scoperto da uno dei fidati sgherri del conte che casualmente aveva visto dei movimenti sospetti nei giardini del castello e aveva scoperto i due giovani amanti. Così, il povero menestrello fu di nuovo imprigionato.
Il conte decise immediatamente che il giorno dopo il menestrello sarebbe stato impiccato nella piazza del paese. Già all’alba tutto il popolo fu convocato per assistere all’esecuzione. E tra gli spettatori c’era anche la contessina Laura, che davanti alla terribile scena sentì il cuore spezzarsi nel petto e cadde a terra, morta.
Si racconta che gli abitanti di Nanno affranti tolsero il corpo del menestrello dal patibolo e lo portarono, insieme a quello della sventurata contessina, nel piccolo cimitero del paese per essere sepolti insieme. Così, come nelle storie d’amore più tristi i due innamorati sarebbero almeno stati insieme per sempre.
Si dice che da allora, per molti anni, nelle notti di luna piena gli abitanti di Nanno sentissero nell’aria le note di una canzone d’amore infelice provenire proprio dal piccolo cimitero del paese.
Oggi quelle note sembrano non udirsi più, ma nei giardini e nelle segrete di castel Nanno rimane ancora intatta tutta l’atmosfera di questa leggenda d’altri tempi.
