Castel Bragher, immerso nel bosco come in una favola, non offre un’unica prospettiva. La più immediata e conosciuta è sicuramente l’osservazione dell’ingresso principale e la facciata laterale, facilmente visibili dalla vecchia strada di collegamento tra Coredo e Taio. Ma non tutti conoscono il lato segreto del castello, un punto di vista più nascosto ed intimo, uno scorcio che lascia intravedere il suo cortile interno ed immaginare secoli di vita. In un fitto sottobosco e tra innumerevoli pini silvestri dove in tardo autunno primeggiano splendidi mazzetti di vischio a ricordarci l’arrivo del Natale, ecco che in una zona caratterizzata improvvisamente da un suggestivo terreno rossiccio e roccioso, si ergono ben tre terrazze panoramiche che permettono questa inaspettata visione.
Circondati dal silenzio e se ne siamo fortunati dalla compagnia di singolari uccelli, ci troviamo in fondo al Bosco Orna, ed osserviamo davanti a noi questo magnifico panorama. Vicini al paese di Coredo, arrivati qui attraverso una semplice passeggiata di poco più di un’ora, ma allo stesso tempo immersi nella tranquillità e la pace che solo i boschi sanno offrire, scorgiamo anche un piccolo biòtopo dove con abbondanti piogge può venire alla luca un inaspettato specchio d’acqua. Arrivando poco dopo l’alba o prima del tramonto, non siamo soli: il cinguettio degli uccelli, la corsa tra gli alberi di qualche scoiattolo e con un pizzico di fortuna timidi caprioli in cerca di qualche germoglio da sgranocchiare.
Non solo natura, ma anche arte contraddistinguono Bosco Orna. Notiamo infatti una singolare scultura in bronzo, opera dello scultore Claudio Trevi, e poco sotto il Bragherino - che per un periodo fu la sua casa studio - una cascina dove un tempo abitavano i guardiani del castello e la servitù, una volta di proprietà di Castel Bragher, ora privato.Per godere di tutto questo servono solo un pizzico di curiosità, e il desiderio di voler entrare per qualche ora in stretto contatto con la natura.